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Newsletter 13 | Settembre 2020
Codice ISSN 2532-8794

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Tra Open Access e Open Science: verso un repository della ricerca PON Valu.E
La possibilità di comunicare e condividere i processi e gli esiti della ricerca a livello internazionale sia con gli altri ricercatori (il collettivo di pari, o peers in inglese, che costituiscono la comunità scientifica), sia con i policy maker (che possono utilmente fruire di dati e indicazioni raccolti ed elaborati sul campo) sia con l'opinione pubblica (che può attingere a punti di vista “informati” utili a generare un dibattito pubblico di spessore) è divenuta negli ultimi anni un'azione sempre più strategica. 

Open Access significa accesso libero e senza barriere al sapere scientifico, come viene enunciato nella Berlin Declaration on open access to knowledge in the Sciences and Humanities (2003). Si tratta di un movimento che nasce all'interno del mondo accademico con l'intento di sfruttare le potenzialità del digitale e della rete per disseminare e condividere senza barriere o restrizioni i risultati della ricerca. Il movimento è nato nel corso del primo decennio del Duemila, principalmente, come opportunità per la ricerca che si nutre e progredisce attraverso la condivisione dei saperi, la disseminazione e l'accesso ai risultati. Quell'autore che decide di pubblicare i propri lavori in Open Access garantisce a "tutti gli utilizzatori il diritto d'accesso, gratuito, irrevocabile e universale, nonché l'autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all'attribuzione autentica della paternità intellettuale." (Berlin Declaration, trad. it.). 

Open Science o Scienza Aperta rappresenta invece il movimento che cerca di estendere il principio dell'Open Access alle prassi, alle metodologie, agli strumenti e, soprattutto, ai dati della ricerca. Il movimento ha tra i suoi pilastri di riferimento la sostenibilità economica e ambientale, insieme al rigore e alla responsabilità della ricerca. Ancora, esso si basa sui principi di trasparenza, riproducibilità, inclusione, correttezza, equità e collaborazione, ponendosi in via trasformativa rispetto al modo in cui si fa ricerca, alla sua valutazione e ai processi, ad essa legati, di insegnamento e apprendimento. L'approccio Open Science mira inoltre a rendere la ricerca più aperta alla partecipazione, alla revisione o alla confutazione, al perfezionamento e al ri-utilizzo, per il beneficio di tutti. La possibilità di pubblicare in formato Open, insomma, rappresenta una tendenza che non contrasta – ma anzi si propone di accrescere, mediante lo scambio tra pari – con il rigore scientifico proprio delle modalità sino a ora considerate più tradizionali di pubblicare articoli e saggi scientifici (vale a dire in formato cartaceo o mediante abbonamenti singoli o periodici alle riviste scientifiche): del resto, nella pubblicazione in formato Open Access sono conservati i passaggi fondamentali del controllo tra pari (peer-review) su cui si basa in via generale l'evoluzione del dibattito scientifico.

Al contrario, rispettare le linee guida proposte dai movimenti dell'Open Access e dell'Open Science rappresenta uno strumento chiave per il cosiddetto reuse della letteratura, ovverosia la circolazione dei dati, dei materiali (anche protetti da copyright cui ottemperare scrupolosamente) e, spesso, della vision dei ricercatori di riferimento. Inoltre, la possibilità di pubblicare in formato Open Access – così come la possibilità di scaricare documentazione di ricerca da archivi specializzati preposti a una diffusione il più capillare possibile delle pubblicazioni – ha il merito di facilitare la più rapida diffusione dei risultati di ricerca, rispetto alla diffusione più lenta dei dati che caratterizza le tradizionali pubblicazioni cartacee o ad accesso riservato con cospicui costi di abbonamento. L'esigenza di comunicare a una platea più allargata e di incrementare gli indici citazionali dei singoli autori sulle principali piattaforme istituite a tale scopo (tra cui ad esempio Scopus, Researchgate, Web of Science, Google Scholar), superando se possibile una delle tradizionali aporie della ricerca mediata da referaggio – ovverosia la lentezza dei passaggi procedurali –,  costituisce, del resto, un passaggio sempre più riconosciuto alla base di una ricerca migliore.

Anche i ricercatori INVALSI afferenti al Gruppo di ricerca del Progetto PON Valu.E – impegnati da anni in una puntuale rendicontazione dei prodotti della ricerca – si sono attivati da tempo per non lasciare sfuggire le opportunità di aggiornamento scientifico rappresentate dalla sfida dell'Open Science, proponendo per la pubblicazione in formato Open Access articoli scientifici, saggi in volumi collettanei e curatele sulle riviste scientifiche e le collane di ricerca con cui essi collaborano, su tutte la collana INVALSI PER LA RICERCA edita dalla Casa editrice Franco Angeli di Milano sotto supervisione di un Comitato scientifico presieduto dalla Presidente INVALSI Anna Maria Ajello. 

Nei mesi recenti, inoltre, essi hanno partecipato insieme con i propri colleghi provenienti da tutt'Italia ai corsi di formazione del CODIGER (l'associazione che raggruppa gli Enti pubblici di ricerca del nostro Paese), corsi in ampia misura dedicati ad approfondire il portato dell'Open Science e le rispettive metodologie. Da alcune settimane, infine, si stanno dedicando a un confronto sulla progettazione di un repository di ricerca che ordini, secondo i criteri maggiormente riconosciuti in ambito internazionale, il materiale prodotto in questi anni, mettendo particolarmente in risalto le pubblicazioni Open Access e divulgative firmate dal Gruppo di ricerca. Tali azioni si sviluppano in sintonia con la Strategia di Comunicazione 2014-2020 elaborata dal Gruppo di lavoro dei Progetti PON Per la scuola del MIUR, che contempla proprio i “portali Open” tra gli strumenti più rilevanti al fine di favorire una comunicazione informata circa l'evoluzione dei Progeti PON cofinanziati in ambito europeo (cfr. pp. 5-6).

Venendo ai principali contenuti di progettazione del repository scientifico del Progetto PON Valu.E, i ricercatori stanno elaborando una piattaforma di approfondimento che illustri nel dettaglio, attraverso infografiche dedicate, a prendere in esame i principali obiettivi e benefici che si situano alla base degli approcci Open Access e Open Science, principalmente in termini di miglior accesso alla ricerca, di interscambio culturale, di risparmio ambientale, di rendicontazione dei risultati della ricerca in ambito nazionale e sovranazionale, nonché in termini di miglioramento del dialogo tematico tra il lato della ricerca scientifica e quello inerente l'elaborazione delle politiche pubbliche (principalmente, in questo caso, in ambito educativo e valutativo). Per quanto riguarda i criteri di classificazione delle risorse scientifiche e divulgative, esse saranno infatti raggruppate ottemperando agli standard di Dublin Core, il sistema di ordinamento e di accesso alle risorse digitali maggiormente condiviso e utilizzato a livello internazionale dai ricercatori e dagli archivisti di tutto il mondo, sviluppato a Dublin in Ohio a partire dal 1995 sotto l'egida della rete On Line Computer Library Center e dell'Internet Engineering Task Force

Questo sistema prevede una serie di quindici indicatori di riferimento che, nel loro complesso, consentono di identificare con certezza una determinata pubblicazione digitale, audiovisiva o cartacea: titolo, autore, soggetto, descrizione, editore, autori di contributi subordinati, data, tipo (natura del documento), formato, identificatore (DOI, ISSN, ISBN o URL), fonte, lingua, relazioni con altre documentazioni disponibili o versioni correlate del lavoro, copertura spaziotemporale o giurisdizionale, gestione del copyright. Sulla base dell'esperienza maturata dai ricercatori del Progetto Valu.E attraverso la consultazione di rilevanti piattaforme internazionali e nazionali, tra cui il Repository istituzionale Apollo dell'Università di Cambridge o il Repository messo a disposizione per le scuole dagli enti di ricerca italiani durante l'emergenza pandemica in corso, dal titolo Gli enti di ricerca per studenti, insegnanti e famiglie, il repository del Progetto PON Valu.E presenterà materiali organizzati in box grafici dall'immediato impatto visivo e da un breve approfondimento, attraverso i quali sarà direttamente possibile accedere a una determinata risorsa.

Parallelamente, il lettore potrà essere accompagnato da un vero e proprio ‘percorso di lettura', avendo la possibilità di rintracciare un insieme di risorse di proprio particolare interesse, in una esperienza di lettura e consultazione il più possibile ‘sartoriale' e dagli esiti differenti in quanto calibrati sull'intreccio di interessi di ciascuno user che decida di navigare nel crocevia del repository del Progetto PON Valu.E. Sono stati, infatti, previsti una serie di filtri di ricerca raggruppati per interesse di ricerca, area tematica e tipologia di documento, spaziando dai temi relativi all'innovazione all'education, dalla cultura della valutazione alle sue competenze, dall'alternanza scuola lavoro all'istruzione degli adulti, dalle attività delle reti scolastiche alla situazione gravosa della povertà educativa. 

Ciascuna risorsa presentata, infine, avrà una propria webpage, in cui non verranno soltanto riproposti i criteri di classificazione in Dublin Core a fini di miglior identificazione della risorsa stessa e dei documenti a essa correlati, ma ciascuna risorsa sarà immediatamente riconoscibile anche attraverso la fotografia della propria copertina (nel caso di libri e riviste) o del proprio frontespizio (nel caso di working paper o rapporti di ricerca). Infine sarà offerta la possibilità di condivisione sui principali canali di comunicazione social per quella parte di pubblico del repository del Progetto PON Valu.E che desideri scambiare informazioni e spunti di ricerca mediante l'uso di social network o reti professionali. 

Nel contributo in PDF che è possibile scaricare al presente link è offerta una panoramica internazionale di buone pratiche scientifico-metodologiche sull'archiviazione in ambito educativo, un documento che ha rappresentato il nucleo di un framework di discussione da cui ha preso avvio la progettazione del repository del Progetto PON Valu.E e che ne sta orientando la declinazione pratica che presto verrà presentata al pubblico.


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