Il blended learning nella formazione all’autovalutazione: opportunità e sviluppo del Progetto Valu.E for Schools in questa fase pandemica

Nell’ambito delle strategie di attuazione del Progetto Valu.E le nuove tecnologie occupano un posto determinante, soprattutto in relazione alla predisposizione di modalità innovative di supporto ai processi valutativi delle scuole (Poliandri, Freddano e Molinari, 2019). Per questo, nell’ambito dell’azione Valu.E for Schools sono state valorizzate le proposte formative con metodologia mista, con moduli in presenza e a distanza (blended), realizzati attraverso l’implementazione di strumenti tecnologici per attività di tipo collaborativo in rete. I progetti vincitori, Fading Formare all’autovalutazione dirigenti e insegnanti (del consorzio Cremit, SmaIL, Cinedumedia-Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Digital Education) in Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna, TAM- Training sull’Auto-valutazione per il Miglioramento (dell’associazione professionale OPPI) in Toscana, Lazio e Umbria, La scuola che cambia: quale rotta? Quale meta? (della società Know K.) in Puglia, Campania e Sardegna, hanno previsto l’implementazione di un ambiente Learning Management System per la fruizione di una parte delle attività progettuali on line insieme alle azioni formative svolte in presenza.

I tre partner del Progetto hanno scelto la piattaforma Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment, ambiente per l’apprendimento modulare, dinamico, orientato ad oggetti), che è un software open source di gestione dell’apprendimento, progettato per supportare in modo efficace la formazione online. Il modello pedagogico di riferimento è quello del costruzionismo sociale in cui il soggetto che apprende è il protagonista del processo di costruzione della propria conoscenza e interagisce con l’ambiente dove è inserito, avendo la possibilità di collaborare criticamente alla creazione di una cultura di oggetti e concetti condivisi (Cfr. www.moodle.org). Moodle ha un’interfaccia user friendly e full responsive che non richiede alcuna speciale conoscenza tecnica o abilità; ha una strutturazione incrementale e progressiva che ben si adatta ai progetti formativi Valu.E for Schools, che si sviluppano nell’arco di 18 mesi. Moodle prevede specifici plug in, principalmente articolati in risorse e attività. Le risorse sono elementi e materiali che supportano gli apprendimenti e che possono essere rappresentati da documenti da scaricare, video, pagine web ecc. Le attività sono invece rappresentate da strumenti che consentono l’interazione sia del discente con il materiale di studio sia tra gli studenti e tra gli studenti e i docenti, come per esempio i dispositivi tipo i forum, le wiki, le chat, i glossari, i diari di classe, ecc.

Le piattaforme implementate dai tre partner di Valu.E for Schools prevedono l’accesso, tramite autentificazione, a una pagina generale di progetto, con i messaggi di benvenuto, una sintetica netiquette, i forum sovraregionali. Dalla Home generale ogni corsista accede quindi alla Home specifica del Progetto a livello regionale, con molti degli strumenti e delle opportunità che la piattaforma Moodle prevede e che sono state prima indicate. In relazione alla peculiarità di ciascuna proposta formativa, sono presenti inoltre strumenti aggiuntivi di natura gestionale, o altri applicativi collaborativi tipo Google groups, e differenti strumenti per la videocomunicazione in modalità sincrona. In fase di avvio dei progetti di formazione, tutti i partner hanno previsto dei moduli iniziali di alfabetizzazione digitale per permettere ai partecipanti di familiarizzare con le piattaforme e le risorse previste. 

L’adozione dell’ambiente Moodle da parte dei tre partner consentirà all’INVALSI, a conclusione del Progetto, di valorizzare ulteriormente in termini di confronto le attività e gli strumenti di ciascun proposta formativa, anche ai fini di una loro prototipazione come previsto nelle finalità generali del Progetto Valu.E for Schools

Oltre ai vantaggi strettamente connessi alle caratteristiche tecnologiche in sé, emergono alcuni aspetti peculiari e intrinseci che gli strumenti ivi proposti possono rappresentare. La possibilità di affiancare, in relazione alle differenti fasi formative, attività in presenza e a distanza, non rappresenta semplicemente un’aggiunta di una modalità formativa tecnologica a una tradizionale, quanto piuttosto la sperimentazione di molteplici e differenti forme di interazione tra i partecipanti (partecipanti, tutor, esperti, ecc.) e dei partecipanti con i contenuti della formazione, in una dimensione spazio-temporale che attraverso l’alternarsi di attività sincrone e asincrone, in presenza e a distanza, consente di poter personalizzare gli apprendimenti (Proli 2020) e gettare le basi per l’avvio della comunità di pratica nella rete delle scuole coinvolte.

Gli strumenti di e-learning a carattere collaborativo consentono ai soggetti partecipanti di interagire attivamente con gli oggetti dell’apprendimento, contribuendo in chiave autorale alla loro definizione, co-costruendoli (Ranieri, 2005).

All’interno dei processi di collaborative professional learning, le piattaforme di e-learning come quelle proposte, in funzione della tipologia di attività sollecitate, possono essere in grado di facilitare più direttamente gli obiettivi di sostegno e supporto reciproco, favorendo processi bottom up di emersione e presa in carico dei bisogni formativi.

Le piattaforme al momento rappresentano i “luoghi della rete” dei partecipanti al Progetto Valu.E for Schools, nella triplice dimensione regionale, interregionale e nazionale. A fine progetto valuteremo quanto la rete così costituita sia divenuta un legame “forte” di sostegno e scambio professionale nell’ambito dei processi di autovalutazione tra scuole, così come ipotizzato (Giampietro, Poliandri, Romiti, 2020). Negli studi sul miglioramento delle scuole e sull’efficacia dei processi di valutazione infatti, un ruolo centrale è affidato ai processi collaborativi che hanno luogo nell’ambito delle reti di apprendimento professionale, in cui il personale della scuola ha momenti e spazi di confronto con altre comunità di pratiche (Brown e Poortman 2018). A questa dimensione di scambio e confronto è stato dato un ruolo centrale nello sviluppo delle Linee di Azione Formativa del Progetto Valu.E for Schools (Gomez, Poliandri, Giampietro, 2020).

In questa fase di recrudescenza della pandemia determinata dal Covid 19, che, ha reso di fatto impossibile andare in presenza a scuola, l’erogazione delle attività formative sulle piattaforme predisposte dai partner ha consentito comunque l’avvio del progetto. Nonostante la fase così critica e problematica, le proposte formative Valu.E for Schools stanno dando modo alle scuole di sperimentare forme di supporto a distanza, con la possibilità di attivare processi riflessivi con una comunità di pratiche allargata che condivide le stesse difficoltà, rendendo quanto mai concreto e tangibile il valore della formazione ai processi di autovalutazione per il miglioramento della scuola. 

D’altronde, già nella prima fase pandemica, nella primavera del 2020, era emersa l’urgenza da parte del personale della scuola, dirigenti e docenti, di gestire l’emergenza attraverso la condivisione di spazi e tempi in rete, che aveva visto il moltiplicarsi di webinar, l’apertura di piattaforme di confronto e discussione, mobilitando forme di collaborazione dal basso e non organizzate dai vertici scolastici (Colombo, Poliandri e Rinaldi, 2020; Giampietro, Poliandri e Romiti, 2020). Una volta terminata la fase emergenziale e per la buona riuscita complessiva del Progetto Valu.E for Schools, auspichiamo ovviamente che i partner possano incontrare i partecipanti in presenza a scuola, sviluppando il percorso come normalmente si sarebbe evoluto, per usufruire pienamente dei vantaggi che la formazione in modalità blended comporta.    

Letizia Giampietro
Ricercatrice INVALSI (Area di ricerca Innovazione e Sviluppo) Referente dell’attività di ricerca Valu.E for Schools

Riferimenti bibliografici: 

Brown, C. & Poortman, C. (2018), Networks for Learning. Effective Collaboration for Teacher, School and System Improvement, London: Routledge. 

Colombo, M., Poliandri, D. & Rinaldi E. (2020), Gli impatti dell’emergenza COVID-19 sul sistema scolastico-formativo in Italia, in Scuola Democratica, Early Access., p. 1-11. 

Giampietro, L., Poliandri, D. & Romiti, S. (2020), Fare rete fra le scuole in Italia: innovazioni, vincoli reali e opportunità, in Autonomie locali e servizi sociali, 2/2020 (in corso di stampa). 

Gomez Paloma, F., Poliandri, D. & Giampietro, L. (2020), Il Progetto Value for Schools: Ricerca pedagogica e Learning Analytics per l’autovalutazione delle scuole, in Formazione & Insegnamento. Rivista internazionale di Scienze dell’educazione e della formazione, vol. XVIII (1), 294-307. 

Poliandri, D., Freddano, M. & Molinari, B. (a cura) (2019a). RAV e dintorni: verso il consolidamento del sistema nazionale di valutazione. Sintesi dei risultati dell’Azione 1 – Valutare la Valutazione. Progetto PON Valu.Ehttps://www.invalsi.it/value/valueforrav.php.  

Proli, M.G. (2020), Il blended learning nella formazione per i dirigenti e gli insegnanti delle scuole secondarie in contesti multiculturali attuata dall’Università di FirenzeQuaderni di linguistica e studi Orientali, 6: pp. 305-312. 

Ranieri, M. (2005), E-learning: modelli e strategie didattiche, Trento: Erickson.

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