Valu.Elearn: dalla formazione centralizzata alle competenze valutative decentrate attraverso le reti di apprendimentom

Il 24 gennaio 2022 è iniziato il corso Organizzare la valutazione a scuola, l’ultimo in ordine di erogazione dei cinque corsi online previsti dal Programma sperimentale di formazione Valu.Elearn coordinato dal Gruppo di ricerca del Progetto PON Valu.E dell’INVALSI e dedicato allo sviluppo professionale in servizio di docenti e dirigenti scolastici sui temi della valutazione e dell’autovalutazione delle scuole. Come già annunciato in un articolo pubblicato su Valu.EMag, il Programma di formazione è stato avviato l’8 novembre 2021 con i corsi Valutazione e auto-valutazione: finalità, aspetti metodologici e strategie e Esaminare e valutare come funzionano le scuole ai quali, il 10 gennaio 2022, si sono aggiunti i corsi Metodologia e tecniche della ricerca sociale e valutativa a uso delle scuole e Comunicare e gestire le relazioni nel processo valutativo. I corsi sono erogati in modalità asincrona attraverso la piattaforma di e-learning Valu.Elearn che a oggi registra la presenza di 497 partecipanti, circa 100 per ogni corso, in servizio come docenti o dirigenti di 244 scuole italiane. Ciascun corso si estende per un periodo di circa cinque mesi scanditi da 10 unità didattiche della durata di tre settimane ciascuna. I diversi percorsi di insegnamento e apprendimento del Programma sperimentale Valu.Elearn sono finalizzati a fornire ai corsisti le conoscenze strategiche e gli strumenti metodologici rilevanti per (auto)valutare il funzionamento dei processi formativi e organizzativi nelle scuole. A tal proposito, la formazione Valu.Elearn risponde alla necessità, ampiamente riconosciuta nella letteratura internazionale sul miglioramento delle scuole e sull’efficacia dei processi di valutazione, di supportare le scuole nel processo di auto-valutazione attraverso la promozione di competenze valutative del personale scolastico (OECD, 2013). Nel caso di Valu.Elearn, la formazione proposta può definirsi centralizzata in quanto l’offerta formativa è stata elaborata dall’alto – da esperti di e-learning e di valutazione in collaborazione con l’INVALSI – e validata da un Comitato tecnico-scientifico pluridisciplinare secondo un modello formativo standardizzato che si riflette nella struttura di ogni unità didattica allestita su Moodle, il Learning Management System impiegato per l’erogazione dei corsi. Ciascuna unità si articola in tre fasi caratterizzate dalla presenza di determinate attività: Fase 1. Fruizione di risorse e autovalutazione: visione di 4 video lezioni, consultazione di materiali di approfondimento e completamento di un test di autovalutazione; Fase 2. Applicazione, condivisione e appropriazione di conoscenze e strumenti: conduzione di esercitazioni individuali e collaborative attraverso le quali applicare e socializzare conoscenze e strumenti metodologici presentati nelle video lezioni; Fase 3. Riflessione finale e feedback: riflessione sui contenuti dell’unità e sulla relazione tra conoscenze acquisite ed esperienza professionale, feedback dei tutor sulle esercitazioni e sulle riflessioni finali dei partecipanti. Nel loro insieme, le tre diverse fasi delineano un percorso strutturato di e-learning orientato da una combinazione di principi di progettazione didattica rivolta a discenti adulti: un modello che tiene particolarmente a mente un approccio all’apprendimento auto-diretto, esperienziale, situato, sociale e autoriflessivo (Nirchi, 2021). In quest’ottica, la centralizzazione della formazione Valu.Elearn non preclude ma, al contrario, sostiene un decentramento delle competenze valutative per mezzo delle esercitazioni (fase 2) e delle riflessioni finali (fase 3) che invitano i corsisti a situare le conoscenze e gli strumenti metodologici in materia di (auto)valutazione e miglioramento del sistema educativo nelle proprie pratiche professionali e nei propri contesti di riferimento. Ad esempio, alcune esercitazioni prevedono l’applicazione alla propria didattica di strumenti valutativi come le rubriche, al fine di riflettere criticamente sulla dimensione inclusiva delle proprie pratiche di insegnamento, laddove altre esercitazioni propongono delle analisi sistematiche sulla coerenza tra estratti dei Rapporti di Autovalutazione (RAV) e i Piani di Miglioramento (PDM) prodotti dalle scuole, in modo da sostenere il personale scolastico nell’individuazione dei punti di forza e di debolezza presenti nei RAV e nei PDM del proprio Istituto Scolastico. La decentralizzazione delle competenze valutative è quindi ravvisabile in primo luogo nella natura situata di alcune esercitazioni e riflessioni da condurre individualmente. Tuttavia, l’intenzionalità di decentrare le competenze per la valutazione è particolarmente evidente nella natura collaborativa che caratterizza almeno due esercitazioni in ogni corso. Sulla scorta della letteratura sul miglioramento delle scuole, la progettazione delle attività collaborative ha fatto particolare leva sulle reti di apprendimento professionale attraverso la costituzione di gruppi di lavoro composti dal personale della stessa scuola e/o di scuole diverse appartenenti allo stesso territorio. In tal senso, ogni gruppo di partecipanti alle esercitazioni collaborative rappresenta una potenziale rete di apprendimento professionale che si concretizza nelle pratiche di condivisione, sostegno e confronto che le attività collaborative implicano. In tema di sviluppo di reti di apprendimento professionale, il gruppo di ricerca Valu.Elearn dell’INVALSI ha potuto tenere conto di alcune riflessioni di ricerca a livello internazionale come quelle proposte dai ricercatori Chris Brown e Cindy Poortman proprio per il Progetto PON Valu.E (INVALSI) e che si dettagliano in coda alla Chiave di lettura. In linea con le buone pratiche di sviluppo professionale emergenti nelle comunità online di insegnanti (Lantz-Andersson, 2018), le interazioni tra i partecipanti nel contesto delle attività collaborative possono tradursi in occasioni di scambio e condivisione tra pari di informazioni relative alle pratiche (auto)valutative, di promozione del senso di collegialità del personale scolastico e di supporto alla riflessione collettiva e al coinvolgimento emotivo rispetto all’identità e alla pratica professionale. Lungi dall’essere scontati e automatici, nella piattaforma Valu.Elearn, i processi collaborativi sono costantemente facilitati dai tutor che, ad esempio, supervisionano ed eventualmente stimolano e moderano le interazioni tra i corsisti nei forum online oppure valorizzano i risultati conseguiti dai gruppi di corsisti attraverso feedback puntuali sull’esercitazione condotta. Riassumendo, la piattaforma di e-learning Valu.Elearn funge da strumento di mediazione didattica centralizzata per lo sviluppo professionale sul tema della valutazione ma anche da spazio di inter-azione a supporto dei processi decentrati e partecipativi di autovalutazione delle scuole (Poliandri et al. 2019). Per valutare se e in che misura il modello formativo adottato contribuirà allo sviluppo delle competenze valutative sia in termini di apprendimento individuale che organizzativo e alla costituzione di reti di apprendimento professionale a sostegno dei processi di autovalutazione nelle scuole, il gruppo di ricerca Valu.Elearn dell’INVALSI adotterà una metodologia che integra i tradizionali approcci della ricerca valutativa sui programmi e le politiche pubbliche (Bezzi, 2007) con l’impiego dei Learning Analytics per la valutazione dei percorsi formativi e l’esplorazione delle comunità professionali online (Ranieri & Gabbi, 2021). Nei prossimi contributi relativi a Valu.Elearn, che verranno pubblicati sui canali ufficiali del Progetto PON Valu.E (INVALSI), non mancherà occasione di illustrare il disegno di valutazione del programma e di fornire ulteriori aggiornamenti sull’andamento della formazione.
Francesco Fabbro Ricercatore INVALSI Area di ricerca Innovazione e sviluppo Gruppo di ricerca Progetto PON Valu.E
Per approfondire: Un percorso di riflessioni di ricerca sullo sviluppo di reti di apprendimento professionale favorito dal Progetto PON Valu.E, mediante l’intervento dei Coordinatori del Professional Learning Networks Research Network dell’International Congress for School Effectiveness and Improvement (ICSEI) Chris Brown e Cindy Poortman: Brown, C. & Poortman, C. (2021). Tra motivazione e scambio di buone pratiche: lo sviluppo di competenze professionali per le scuole. Valu.Egate. INVALSI. 29 giugno. Brown, C. & Poortman, C. (2020a). Professional Learning Networks: promises and challenges for sustainable school improvement. Valu.Egate. INVALSI. 1 ottobre. Brown, C. & Poortman, C. (2020b). Reti di formazione professionale: opportunità di miglioramento sostenibile per la scuola. Valu.Egate. INVALSI. 22 novembre.   Bibliografia della Chiave di lettura: Bezzi, C. (2007). Che cos’è la valutazione. Un’introduzione ai concetti, le parole chiave e i problemi metodologici. Milano: Franco Angeli. Brown, C. & Poortman, C. (2018). Networks for Learning. Effective Collaboration for Teacher, School and System Improvement. London: Routledge. Lantz-Andersson, A., Lundin, M. & Selwyn, N. (2018). Twenty years of online teacher communities: A systematic review of formally-organized and informally-developed professional learning groups. Teaching and Teacher Education: An International Journal of Research and Studies, 75(1), 302-315. Nirchi, S. (2021). La valutazione dei e nei sistemi formative e-learning. Roma: Roma TrE-Press. OECD (2013). Synergies for Better Learning. An International Perspective on Evaluation and Assessment. OECD Reviews in Evalutation and Assessment in Education. Paris: OECD Publishing. Poliandri, D., Freddano, M. & Molinari, B. (a cura di) (2019). RAV e dintorni: verso il consolidamento del sistema nazionale di valutazione. Sintesi dei risultati dell’Azione 1 – Valutare la Valutazione. Progetto PON Valu.E. INVALSI. Ranieri, M. & Gabbi, E. (2021). Esplorare le comunità professionali online attraverso i Learning Analytics per la formazione degli insegnanti. In D. Nucci, A. Tosi & M. C. Pettenati (a cura di). eTwinning e la formazione degli insegnanti. Studi, evidenze e prospettive della community italiana (pp. 161-173). Roma: Carocci.
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